m.a.n.u.
Movimento Allontanarli Non Ucciderli per vietare l'uso dei Respingitori mortali e promuovere quello dei Dissuasori innocui
ACQUA PREZIOSA
sabato 15 aprile 2017
sabato 2 ottobre 2010
martedì 7 settembre 2010
Per te, per il tuo condominio, per parenti ed amici...
Un Dissuasore innocuo ha le punte arrotondate o tronche,non più lunghe di 8,5 cm, perpendicolari alla base e parallele fra di loro come quello della foto qui sopra, in policarbonato.
ATTENZIONE : Non è il policarbonato che rende innocuo il prodotto!
I prodotti qui sopra , ad esempio,sono altamente lesivi perchè hanno le punte acuminate , lunghe .e divaricate ,che feriscono in questo modo:
L'amica Anna Maria Parodi di Genova ha segnalato un altro tipo di Dissuasore innocuo: quello qui sotto a Coni arrotondati, con punte sintetiche lunghe 1,5 cm e larghe circa 1 cm.
Attenzione però, ci sono in vendita anche Coni appuntiti , lesivi per le zampe . Quindi accertarsi prima dell'acquisto.
lunedì 6 settembre 2010
Cos'è il M.a.n.u.
Il M.a.n.u. ( Movimento Allontanarli Non Ucciderli) è un Movimento nato in seguito agli studi della Dott.ssa Fosca De Vita, Biologa che da più di un decennio studia i colombi di città e che ha dimostrato la mortalità dei Respingitori ad aghi metallici, quegli spuntoni di acciaio comunemente usati per impedire la posa dei piccioni e di quelli in policarbonato a punte lunghe, acuminate e divaricate
E'costituito da persone che non necessariamente amano i piccioni, ma che ritengono sia una inutile crudeltà ferirli e ucciderli per non farli posare sui propri tetti, balconi e così via.
Considerato poi che ferire o uccidere animali senza necessità , costituisce reato per la legge italiana,gli aderenti al Manu si propongono di far togliere dal commercio i Respingitori mortali, promuovendo l'uso dei Dissuasori innocui, ma efficaci nell'impedire la posa.
Poichè i colombi non conoscono appartenenze politiche, ma hanno bisogno dell'aiuto di tutti, il Manu non appoggia alcuno schieramento, ma chiede la collaborazione e il sostegno di ogni persona intelligente e sensibile.
Considerato poi che ferire o uccidere animali senza necessità , costituisce reato per la legge italiana,gli aderenti al Manu si propongono di far togliere dal commercio i Respingitori mortali, promuovendo l'uso dei Dissuasori innocui, ma efficaci nell'impedire la posa.
Poichè i colombi non conoscono appartenenze politiche, ma hanno bisogno dell'aiuto di tutti, il Manu non appoggia alcuno schieramento, ma chiede la collaborazione e il sostegno di ogni persona intelligente e sensibile.
In collaborazione con Agire Ora network per gli animali, ha promosso una campagna di sensibilizzazione e una raccolta di firme per vietare i Respingitori mortali .
Unisciti a noi! Non ti costa nulla, e fai una cosa giusta!
FIRMA LA PETIZIONE ON LINE Invita i tuoi conoscenti a fare altrettanto
SCARICA IL MODULO e raccogli le firme cartacee
Per saperne di più:
domenica 5 settembre 2010
Per chi dice che non è vero
Alcuni pensano che non sia vero che i Respingitori metallici possano essere mortali,dato che nessuno l'ha mai detto prima d'ora.
Il fatto è che nessuno , prima d'ora , ha mai fatto una ricerca per potersene accorgere.
Ragioniamo. Quante persone trovano piccioni morti?
Non molte.
E quante, tra quelle che ne trovano uno, lo portano ad un veterinario perchè ne faccia l'autopsia?
E se anche fosse, quanti veterinari, si metterebbero a fare l'autopsia a un piccione già morto?
A volte si possono trovare dei piccioni morenti.
In questi casi , forse qualcuno li porta da un veterinario.
Spesso però gli animali sofferenti per le trafitture, sono finiti contro una macchina o vittime di qualche animale e questa sarà la diagnosi più semplice per la loro morte.
Se invece si arriva miracolosamente a farne l'autopsia, le tecniche autoptiche normali non permettono di accorgersi dei segni delle trafitture.
Ecco perchè c'è voluta una ricerca apposita, con molti animali a disposizione, di cui fosse conosciuta l'anamnesi e che si potessero reperire qualora fossero sofferenti, morenti o morti.
Con tecniche autoptiche escogitate apposta per conservare e quindi, individuare, i più piccoli segni esterni di corrispondenza con più vaste lesioni interne.
Così si è arrivati a dimostrare che il 25% degli animali di cui è stata effettuata l'autopsia durante la ricerca, è morto per trafitture da aghi metallici.
Cliccando il link qui sotto, si potranno vedere le foto dei diversi tipi di trafitture.
Foto delle autopsie
Foto delle autopsie
Per vietare l'uso dei Respingitori mortali FIRMA LA PETIZIONE ON LINE
Invita i tuoi conoscenti a fare altrettanto
SCARICA IL MODULO e raccogli le firme cartacee
Cosa può fare ognuno di noi contro i Respingitori?
1- Firmare la petizione per farli vietare su tutto il territorio nazionale.
2- Fare in modo che la firmi il maggior numero di persone possibile, anche con firme cartacee.
3-
Scrivere agli Amministratori o ai Propietari di condominio, nel caso si
vedano opere di costruzione o ristrutturazione degli edifici.
4-Scrivere
al Sindaco del proprio Comune informandolo della mortalità dei
Respingitori metallici e invitandolo a sostituirli, laddove installati, e
ad emanare un'Ordinanza per vietarli sul proprio territorio . Lettera tipo
5-
Nei grossi Comuni, rivolgersi ai Consigli di zona perchè approvino
mozioni da inviare al Sindaco, per vietarere i Respingitori metallici.
( Scrivere al Manu per richiedere la presentazione in power point da mostrare ai consiglieri)
6-A
Milano, chiamare la Polizia Locale perchè faccia rimuovere i
Respingitori già installati e applichi la sanzione ai sensi dell'Ordinanza del Sindaco del 6-6-2008 che prescrive di utilizzare Dissuasori in plastica non cruenti.
7-E poi.....
E poi, per chi se la sente e può, denunciare i Comuni che non provvedono a rimuovere i Respingitori metallici installati, ai sensi degli Artt. 544 bis e 544 ter del Codice Penale( per i quali è in attesa di ratifica un aggravamento delle pene, recentemente approvato)
PUBBLICAZIONI
LA SETTIMANA VETERINARIA n 516 anno 2006RELAZIONE SUI RESPINGITORI
Relazione (presentata al convegno di Venezia) che dimostra la lesività e la mortalità dei cosiddetti Dissuasori della posa
TECNICA NECROSCOPICA
Descrizione di una tecnica necroscopica atta a preservare e a visualizzare i segni delle trafitture nei colombi
FOTO AUTOPSIE
COLOMBI DI CITTA': QUALI MALATTIE?
I risultati di una ricerca più che decennale sulle patologie dei colombi di città
SINDROME PSICOMOTORIA
Sindrome di origine neurologica e carenziale scoperta nel 2007, quando si credeva che i colombi di città fossero colpiti dalla malattia di New Castle o Pseudopeste
CIAO NANI
Un libro coinvolgente per far conoscere e amare i piccioni. Racconta una storia vera , commovente e istruttiva che fa comprendere la vita dei colombi di città
Disponibile anche come e-book gratuito
Per ordinare il libro in versione cartacea http://www.agireoraedizioni.org/libri/
sabato 4 settembre 2010
Cosa puoi fare tu
Cosa può fare ognuno di noi contro i Respingitori?
1- Firmare la petizione per farli vietare su tutto il territorio nazionale.
2- Fare in modo che la firmi il maggior numero di persone possibile, anche con firme cartacee.
3- Scrivere agli Amministratori o ai Propietari di condominio, nel caso si vedano opere di costruzione o ristrutturazione degli edifici.
4-Scrivere al Sindaco del proprio Comune informandolo della mortalità dei Respingitori metallici e invitandolo a sostituirli, laddove installati, e ad emanare un'Ordinanza per vietarli sul proprio territorio . Lettera tipo
5- Nei grossi Comuni, rivolgersi ai Consigli di zona perchè approvino mozioni da inviare al Sindaco, per vietarere i Respingitori metallici.
( Scrivere al Manu per richiedere la presentazione in power point da mostrare ai consiglieri)
6-A Milano, chiamare la Polizia Locale perchè faccia rimuovere i Respingitori già installati e applichi la sanzione ai sensi dell'Ordinanza del Sindaco del 6-6-2008 che prescrive di utilizzare Dissuasori in plastica non cruenti.
7-E poi.....
lunedì 30 agosto 2010
Dove acquistare i Dissuasori innocui
INDIRIZZI DOVE TROVARE
i Dissuasori in policarbonato innocui
DAL PRODUTTORE :
FIEM S.r.l
FIEM S.r.l
Via M. Idiomi 3/26 20057 ASSAGO (Mi) Tel.0289452417 fax 0289452538
e-mail : fiem@fastwebnet.it
web: www.fiemsrl.it
il prezzo dell’articolo PP301 (dissuasore FLY-STOP) è 4,00€/Mt ed è disponibile a magazzino.
L’imballo, che contiene 50mt (200pz. da 25cm) ha dimensioni 60x44xh30cm ed il peso è 9Kg.
Il dissuasore è disponibile anche confezionato in blister da 1mt (4pz. da 25cm), codice PP301BL, al prezzo di 6,50€/Mt.
L’importo minimo fatturabile è 200,00€.
Il costo del trasporto, a mezzo nostro corriere BRT, è 12,00€ per tutte le regioni tranne Calabria-Sicilia-Sardegna il cui costo è 15,00€.
Ai prezzi indicati deve essere aggiunta l’IVA. ( aggiornato al 10/10/2021)
O DA:
AGIREORA che fornisce lo stesso prodotto di cui sopra , anche in piccole quantità, facendone richiesta al seguente indirizzo e-mail:
info@agireoraedizioni.org
Il costo IVA compresa è di 5,20 euro al metro
1,30 euro ogni pezzo di 25 cm.
Spedizione: 8 euro ( aggiornato al 10/10/2021)
Si prega di SEGNALARE altri PUNTI VENDITA
(via mail : reatoucciderli@gmail.com o postando un commento)
IN LOMBARDIA (Questi indirizzi vanno verificati)
PROVINCIA DI MILANO E LODI
3- MEAZZA ( Confez. 4 pezzi da 25 cm)
Via San Sisto,9 ( Carrobbio) Milano
Tel. 0286450961
Via San Sisto,9 ( Carrobbio) Milano
Tel. 0286450961
1-CONSORZIO AGRARIO DI MILANO E LODI
Abbiategrasso Via Novara, 61/63 tel.02-9421631
Besana Brianza Via Zappa, 38 tel.0362-994000
Nelle seguenti altre sedi del Consorzio, i dissuasori possono essere procurati su richiesta
Casalpusterlengo Via Cadorna, 9/11 tel .0377-84220
Cerello- Corbetta Via Rosario,38 tel.02-97483911
Cuggiono Via Sabotino,5 tel.0362-302475
Inzago Via Cavour, 36 tel 02-9549058
Lodi Via Abate Anelli,10 tel.0371-610723
Melegnano V.le della Repubblica,9 tel. 02-9834318
Melzo Via Martiri della Libertà ,52 tel. 02-9550206
Passirano Via Nervi,10 tel.02-58398702
Sant'Angelo Lodigiano Via Mazzini,32 tel.0371-90213
Vimercate Via Ronchi,5 tel.039-669715
PROVINCIA DI VARESE
1-CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE ( 4 pezzi da 25 cm,vendibili singolarmente )
Varese V.le Borri, 392 tel. 0332-274735
Gallarate Via Ambrosoli,14 tel.0331-791305
Nelle seguenti altre sedi del Consorzio, i dissuasori possono essere procurati su richiesta
Luino Via Battisti 11. tel. 0332/531447
Saronno Via Matteotti 26 tel. 0331/924239
Cuveglio Via Battaglia San Martino 68 tel.0332/650193
martedì 10 agosto 2010
Il Problema della Plastica
Siamo ormai
tutti consapevoli che la plastica rappresenta una vera calamità per l’intero
pianeta.
Siamo però meno
consapevoli del potere che abbiamo come singoli, se uniti ad altri milioni di
singoli.
Aspettiamo che
siano i Governi a prendere i provvedimenti, senza considerare i tempi con
cui i governi agiranno, gli interessi privati che dovranno tutelare,i
business alternativi che favoriranno.
Prendiamo
l’esempio dell’olio di palma,dannoso per la salute,per le cui coltivazioni
vengono distrutte in India foreste su foreste .
Sull’onda di
pochi attivisti che han fatto petizioni, sensibilizzazioni, ecc, si sono mossi
centinaia, migliaia, milioni di singoli consumatori che hanno iniziato a non
acquistare più i prodotti che lo contenevano, spingendo, di conseguenza, sempre
più Ditte produttrici a rinunciare all’olio di palma.
Oggi sugli
scaffali dei supermercati ,campeggiano centinaia di prodotti con la
scritta, ben visibile:” senza olio di palma”.
Facciamo e
rinunciamo dunque tutti insieme a qualcosa, per eliminare la plastica dalla
nostra vita, se vogliamo davvero eliminarla dal nostro pianeta.
- Acquistiamo frutta e verdura sfusa,piuttosto che quella in contenitori, imballi, retine di plastica
- E’ vero che praticamente tutti gli altri prodotti sono insacchettati nella plastica, ma alcuni supermercati hanno linee di loro prodotti in imballi cartacei (il PAM, ha una linea di suoi biscotti in sacchetti che si smaltiscono come carta,Il Carrefour, ha il proprio riso in scatole di carta,senza l’involucro interno in plastica).
Se cominciassimo a guardarci in
giro,a trovare anche altri prodotti, a sceglierli ,a farli
scegliere da amici e parenti, gradualmente, come è successo per l’olio di palma, i prodotti senza plastica aumenterebbero
di numero e di varietà sugli scaffali di tutti i
Supermercati.
E le varie Marche si farebbero
concorrenza per scrivere sui loro prodotti:
” Senza Plastica”
- Sempre al Super, invece di usare il guanto in plastica per prendere frutta e verdura, si può mettere la mano a mo’ di guanto in uno dei sacchettini che si usano per riporre gli acquisti.
- Smettiamo di usare piatti, bicchieri, posate di plastica in casa nostra e, se facciamo parte di qualche Parrocchia, Gruppo , Associazione che organizza per i propri membri cene, pranzi ecc, e non vogliamo lavare una montagna di stoviglie, chiediamo ai partecipanti di portarsi da casa il proprio piatto di ceramica, il proprio bicchiere di vetro, le proprie posate di metallo, il proprio tovagliolo di stoffa e di riportarseli a casa per il lavaggio.
- Chi beve l’acqua minerale in bottiglia, perché non compera quella nelle bottiglie di vetro? Certo, costa molto di più, ma ….
- Se andiamo in gita,in bicicletta o a correre, portiamoci la vecchia borraccia di metallo, invece della bottiglietta di plastica.
LA BIOPLASTICA
(usiamo per
comodità questo termine sapendo però che le plastiche
biodegradabili, quelle compostabili e quelle riciclabili ,con molteplici
varietà e classificazioni, non sono la stessa cosa).
Qualcuno, pigro
e irresponsabile,aspetta che la plastica sia vietata per legge e che in
commercio compaia la bioplastica.
La
bioplastica però non compare, deve essere prodotta, con processi
industriali costosi che inquinano e/ o impattano sull’ambiente e
che abbisognano di materie prime che possono essere sì gli scarti
dell’agricoltura , ma anche e soprattutto apposite coltivazioni , per esempio
di mais.
Immaginiamo
dunque quante sono le stoviglie che raccogliamo dopo una cena o un pranzo
collettivo e quanti imballi, sacchetti , contenitori ci sono sugli scaffali dei
supermercati e dei vari negozi che conosciamo.
Adesso
cerchiamo di immaginare a quanti ce ne possono essere in tutta
Italia, in Europa, in tutto il Mondo.
Immaginiamo
dunque, di conseguenza, quante dovranno essere le coltivazioni che serviranno
per fornire la materia prima necessaria a produrli.
E con che
consumo di territorio delle solite popolazioni dei paesi terzi che
non avranno alcun vantaggio in termini di alimentazione umana, ma dove la mano
d’opera verrà sfruttata dalle solite multinazionali allo scopo di offrire
bioplastica a prezzi concorrenziali.
E già che
abbiamo immaginato la mole di rifiuti bioplastici mondiali, proviamo a
pensare che dovranno essere raccolti, smaltiti, riciclati, compostati da
Aziende che dovranno riconvertirsi all’uso di nuove, costose tecnologie in
nuovi costosi impianti.
Consideriamo
infine che biodegradabile non significa per forza innocuo per l’ambiente.
Che anche
sostanze di origine vegetale possono, durante la biodegradazione, originare
sostanze tossiche.
Che gli effetti
diretti e indiretti del processo di degradazione sull’ habitat marino non sono
stati ancora del tutto studiati.
Che in genere
la bioplastica permane nell’ambiente anche 4-5 anni, prima di essere
degradata.
Che finirà nei
fiumi e nei mari come ci finisce la plastica normale.
Consideriamo da
ultimo che una plastica compostabile e biodegradabile, lo è solo in impianti
industriali appositi e non nell’ambiente terrestre, in quello marino, né
nello stomaco di una balena.
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